Il soprannome Veleno lo ha ottenuto forse per la “cattiveria” con cui vogava in regata. Di certo si sa che pesava solo 60 kg ma vogando nel ruolo di provino e “motore” della barca, ha sempre combattuto con i “mostri sacri” per le prime posizioni! Lui stesso ci racconta: “finita una regata avevo male dappertutto, perfino alla lingua!” e non solo per aver troppo imprecato!… ma perché nessun muscolo si era risparmiato nella foga di piazzare davanti a tutti, la prua della barca.
Il santolo delle campionesse
Benito Vignotto è un protagonista indiscusso della voga veneta, un regatante tenace ed esplosivo che insieme ai suoi fratelli ha conquistato tante bandiere, ma non tutti sanno che Benito è praticamente l’inventore e il primo promotore delle regate femminili contemporanee, le quali hanno una data e un luogo di nascita: 1977 isola di Sant’Erasmo.
Ricordiamo velocemente il suo contributo per la reintroduzione della regata storica donne nel 1977, il suo impegno per l’inserimento della categoria donne nella regata di Murano a un remo, con la sperimentazione nei canali della sua isola S. Erasmo , dove ha organizzato per diversi anni una regata a un remo, spianando così la strada per l’introduzione della categoria donne su pupparini a un remo a Murano, da sempre gara simbolo per i campioni e da allora anche per le campionesse.
La voga femminile ha avuto dunque in Benito il suo grande promotore e ancor oggi che è divenuta una realtà consolidata riceve da lui spunti per innovarsi. Ogni anno dopo la regata storica inizia la serie dei “desinar” per organizzare i quali, Benito mette in campo i suoi decennali “contatti strategici” con la quasi totalità dei ristoratori Veneziani “di cielo, di terra e di mare…”, organizzando e accompagnando le campionesse in un tour gastronomico durante il quale si mangia tanto, si beve altrettanto e si rivivono e commentano i casi della stagione remiera appena conclusa, cercando di accantonare le rivalità. Durante queste cene, possono nascere nuovi sodalizi di voga, ma soprattutto ci si confronta condividendo una passione e costruendo uno spirito di gruppo che è molto importante mantenere vivo.
Fra una battuta maliziosa e una frecciata scherzosa, le rivalità per una sera si assopiscono, e dai racconti delle regate di oggi si passa alle avventure remiere del passato con Benito che inizia a decantare….bicchiere di vino alla mano, sorriso allegro, seduto a capotavola… beato tra le donne… Ogni particolare nelle parole prende forma e si delinea un “coloratissimo” quadro di storie, di ricordi…Parole che raccontano di una assolata gioventù e che fanno venire voglia di vogare, di prendere il remo in mano per andare più forte!