LE DUE COSTANTINI TRIONFANO A SANT’ERASMO
Il 2 giugno é la festa della Repubblica ma nell’isola di Sant’Erasmo é anche la festa del Santo Patrono e tutti gli anni gli isolani organizzano una sagra per valorizzare e far conoscere i prodotti locali. Un rito che si ripete in questa piccola isola da sempre considerata l’orto di Venezia, rinomata tanto per i prelibati carciofi quanto per la sua tradizione remiera !!
UN CAMPO DI GARA DIFFICILE DA INTERPRETARE
Quelli di Sant’Erasmo é una campo di gara diverso dagli altri , questa è infatti una “regata cross” e la competizione si struttura in varie fasi: la partenza in canalone, dove il numero d’acqua può fare la differenza, a cui segue una lunga cavata praticamente fino al giro del palo. Poi il ritorno ancora per un tratto in acque larghe fino all’ingresso nel lungo, stretto e tortuoso canale di sant’Erasmo dove é difficile che avvengano sorpassi, ed infine lo scatto conclusivo dopo una seconda boa da girare. Un percorso particolarmente variegato e impegnativo in una delle zone piu suggestive della laguna nord.un percorso difficile da interpretare perché implica strategie completamente differenti a senconda delle condizioni di marea .

LA CRONACA DELLA GARA
Condizioni di acqua contraria in partenza un ordine di marea piuttosto forte per questi motivi sul pontone della giuria si decide di dare vantaggio a terra , i numeri d’acqua dalla parte della riva di torre Massimiliana sono a rigor di logica svantaggiati “in busa”, questa volta ci sarà però un colpo di scena.
Le favorite Anna Mao e Romina Ardit partono con un numero centrale mentre Costantini e Costantini sono penalizzate con l’1, accanto a loro con il 2 Vignotto e Schiavon, mentre dall’altra parte sotto i pali con il 9 Almansi con Catanzaro, queste saranno le barche ad arrivare in badiera.
Come da copione in questa regata poco dopo la partenza le imbarcazioni si dividono in 2 gruppi, da una parte sotto i pali combattono Almansi – Catanzaro con D’Aloja – Tagliapietra, Costantini – Curto, Cimarosto – Nordio, mentre dall’altra Parte vicino alla riva sembrano arrancare svantaggiate dall’acqua più contraria Costantini – Costantini e Vignotto – Schiavon.
Leggermente attardate seguono le altre imbarcazioni.
All’altezza della baracca le imbarcazioni sotto terra, con in testa il celeste di Costantini – Costantini prendono un filo d’acqua magico che non sempre si crea, dipende infatti dall’intensita’ della dosana, l’acqua in uscita dal canale di S.erasmo con forte energia, crea una corrente che spinge le imbarcazioni partite sotto riva che in quel tratto grazie a questo fenomeno si ritrovano a favore di corrente. Si tratta di una corrente stretta poche decine di metri e che non arriva dall’altra parte del canale. Il celeste della “volpe” Elena Costantini interpreta alla perfezione le condizioni dell’acqua, così la loro imbarcazione vola in testa, avanti di alcune lunghezze all’arancio di Mao e Ardit che conducevano la parte di gara sotto i pali e che vengono superate anche dal canarin di Vignotto – Schiavon.
Dopo il giro di boa Mao e Ardit attaccano il canarin e riescono a guadagnare una posizione ma la regata continuerà con in testa il celeste delle buranelle che arriveranno in fine prime al traguardo, unica coppia, quella di Costantini – Costantini che riesce a intaccare il dominio delle regine del remo Ardit e Mao.
Squalificate Costantini – Curto a causa di una incomprensione con la giuria che prima richiama il bianco che le aveva chiuse al limite della secca e poi le squalifica, a parere di chi scrive, una sbagliata comunicazione tra le barche della giura, ha causato un l’incopresione con il verde che ha portato poi alla squalifica .
UNA REGATA AVVINCENTE FINO ALL’ULTIMA VOGATA
Combattimento anche per le posizioni fuori bandiera in particolare tra il viola di Tagliapietra – D’Aloja e il rosa di Cimarosto – Nordio, che la spunta e arriva in quinta posizione, una bella regata per il ritorno alle competizioni di Elisabetta Nordio Assente da qualche stagione e per Nausicaa Cimarosto nativa dell’isola. In settima posizione la nuova coppia di campionesse Bon – Zane per loro questo è solo l’inizio!!
LA CLASSIFICA
1) Costantini e Costantini,
2) Mao e Ardit
3 Schiavon e Vignotto
4) Almansi e Catanzaro
5) Cimarosto e Nordio
6) D’aloja e Tagliapietra
7) Bon e Zane
8) Busetto e Memo
Brave leali e sportive ESEMPIO per un futuro della VOGA VENETA propositivo per per le giovani generazioni.
Ruggero Zannini